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lunedì 18 agosto 2014

A giant and the sun rays...

Quante volte avete visto in farmacia il marchio Boots Laboratories? Questo brand fa parte di un colosso farmaceutico e della bellezza, Alliance Boots, con un giro d'affari annuale di oltre 23 miliardi di sterline. A dirigerlo è un manager italiano, Stefano Pessina.

How many times have you seen in pharmacy the brand Boots Laboratories? It's part of a pharmaceutical and beauty giant, Alliance Boots, with an annual turnover of over 23 billion pounds. Its ceo is an Italian manager, Stefano Pessina.
Uno dei capisaldi di Boots Laboratories è la difesa della pelle dal fotoinvecchiamento contro i raggi del sole più corti, più penetranti e aggressivi. Ecco perché la linea Soleil Sp contiene un fattore proprietario, Uvr Multidermal, che protegge oltre il classico Spf. Ma come sono questi prodotti?

Boots Laboratories works on the defense of the skin against photo-aging  and against the shorter rays of the sun, that are more penetrating and aggressive. That's why the line Soleil Sp contains a owner factor, UVR Multidermal, which protects beyond the classic Spf. But how are these products?
Ho provato l'Spf 50+ su di me, che ho la pelle sensibile e molto chiara, e sui miei figli. La texture è leggera, soprattutto lo spray per i bambini. Le creme si stendono facilmente e nutrono bene la pelle. Non contengono parabeni. E non sono profumate, per evitare reazioni con le pelli sensibili.

I tried the SPF 50+ on me, I have a sensitive and clear skin, and on my children. The texture is light, especially the spray for kids. The creams can be spread easily and nourish the skin well. They do not contain parabens. And they are not scented, to avoid reactions with sensitive skins.

Thanks to Simone, almost 6 years, who took this pic of his mum :)
Some other photos were a little blurred, we deleted them...

xoxo!

venerdì 15 febbraio 2013

L’età vera delle italiane: pelle più vecchia per il 40% delle donne



Ti senti giovane? Con un viso luminoso e curato?  Sorry, ti sbagli. In quattro casi su dieci la pelle del volto è ben più vecchia di quella percepita. Lo racconta l’indagine di Boots Laboratories Serum7 Pelle d’Italia condotta lo scorso ottobre a Milano, Padova, Roma e Napoli. Sono stati realizzati oltre 500 screening facciali in farmacia dai medici dell’Associazione italiana dermatologia e cosmetologia (Aideco). Astra Ricerche ha poi analizzato i dati. 

L’indagine è stata effettuata con il Visia Deluxe, uno strumento altamente tecnologico precedentemente usato solo nei laboratori di ricerca. In base alle rilevazioni, il 20% delle donne osservate ha un’età biologica della pelle uguale a quella anagrafica, il 40% inferiore, mentre purtroppo esiste un 40%  con la pelle più vecchia della  propria età.  

Il Visia ha analizzato i principali parametri coinvolti nell’invecchiamento cutaneo: macchie generiche, rughe, pori, macchie Uv, macchie scure, macchie rosse e porfirine e sono  stati  successivamente confrontati con un database di 10mila donne nel mondo. 

Dalle analisi sono emerse alcune delle grandi illusioni delle donne, come la Sindrome della bambola di porcellana: il 55,4% delle persone intervistate sostiene infatti di avere la pelle sensibile, quando possiede invece una pelle normale, denotando una sensibilità più caratteriale  che fisica.

Se la maggior parte delle intervistate ritiene di saper gestire l’esposizione al sole, i dati svelano che il 35,5% dei soggetti si sottopone ad un’esposizione solare intensa e che solo il 25,3% fa uso di protezione solare e il 60% sottovaluta i danni da foto esposizione nella quotidianità.

Anche la detersione è spesso sottovalutata ed effettuata non correttamente. Il 43,6% dichiara di “sentire la pelle che tira”, indicatore dell’utilizzo di un prodotto non idoneo.

Crema e siero risultano essere i prodotti più gettonati, ma in modo diverso dalle attese.  Per ottimizzare i risultati, dovrebbero infatti essere utilizzati assieme, invece l’85,3% delle intervista dichiara di usare la crema e solo per il 42,2% il siero.

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