giovedì 8 agosto 2013

Profumo di... carbone. Le visioni di Andrea Maack


Andrea Maack è nata in Islanda
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Può l'arte essere indossata e associata al consumismo? Combinare disegni e sculture a profumi, per esempio? E' la via, sperimentale, che sta seguendo Andrea Maack, artista islandese, classe 1977, che espone all'estero da sei anni. All'attivo ha già mostre a Londra, Copenhagen, New York. Da giugno è a Milano per completare una linea di sciarpe realizzata su suoi disegni che presenterà a settembre al Pitti di Firenze. Da poco ha lanciato la sua ultima essenza, Coal, carbone, creata col naso Richard Ibanez e distribuita da Intertrade Europe, gruppo specializzato nei profumi di nicchia. Coal è una fragranza unisex piuttosto intrigante che sa di cuoio, patchouli e incenso, con punte fresche e piccanti di pepe nero e rosa. Un'essenza diversa, che affascina. Nata per ricreare l'atmosfera dello studio di un'artista mentre disegna e si macchia le mani col caboncino. A Bellezzefelici Maack ha raccontato come è possibile combinare in maniera armonica l'ispirazione artistica e la passione per l'alta profumeria.
Ragnatele sinuose e molto colorate, è uno dei lavori di Maack
D. Che rapporto esiste fra arte ed essenze?
R. Ho cominciato con un esperimento, realizzando un profumo come forma di arte da esibire durante le mie esposizioni in galleria e col tempo è emerso il lato commerciale. Però le essenze restano un'estensione della mia attività di artista. Non creo prodotti per piacere al mercato, ma solo a me stessa.

D. I quadri sono in qualche modo associati ai profumi durante le esposizioni?
R. Sì. Per esempio nel progetto Blotter (è la carta usata per testare i profumi) ho preso un disegno originale che mi aveva ispirato per una fragranza e l'ho tagliato in tante piccole strisce. I visitatori erano invitati a prenderna una e spruzzare l'essenza direttamente sul disegno. I profumi sono sempre parte delle mie esibizioni in un modo o nell'altro.
Un altro disegno tipico dell'artista islandese
D. Coal, carbone, è il nome del suo ultimo profumo. Decisamente particolare.
R. No, se l'intenzione è di portare le persone direttamente nel mio studio. E' un'essenza molto nera, rimanda allo sporco sulle dita quando si usa il carboncino, il suono che fa graffiando la carta bianca e andando in minuscoli pezzi che si spargono ovunque.

D. Sta trascorrendo l'estate in Italia, un Paese che ha influenzato i migliori artisti. La sua opera ne risentirà?
R. Stavo lavorando ad una linea di sciarpe quando sono arrivata in Italia a giugno. I disegni che ho fatto non hanno nulla a che fare con i miei lavori precedenti. Sembrano, come dire, piuttosto italiani... Quindi direi di sì: l'influenza si sente, eccome. Lo potrete giudicare voi a settembre, quando li presenterò al Pitti di Firenze.

Coal
Scent of...charcoal. Andrea Maack and her art

Andrea Maack is an artist, born in Reykjavík, Iceland. She uses pencil and mixed media drawings to form a basis for her artwork that crosses between art, fashion and scent. Her last work is a perfume, Coal, that reminds the charcoal used by the artist during her drawings, she explained to Bellezzefelici.
Andrea Maack
Q. What's the relationship between art and perfumes?
A. For me it´s a very personal relationship, I started out with an experiment to make fragrance as artwork that I exhibited in gallery and that has now moved into the commercial sphere. The fragrances I make are all an extensions and a part of my practice as an artist, I do not make perfumes to please the market, only to please myself and I do think of each one as a work of art.

Q. Are your drawings associated with perfumes during the expositions?
A. Yes, I have made some installations/performances with the drawings, for example the Blotter project, where I took an original drawing that inspired a fragrance and cut it into perfume blotters, where the guests got to pick a piece and spray the fragrance directly onto the drawing. They are always a part of the exhibition in one way or another.

Q. What's the image you wish to achieve through coal in your essence?
A. With Coal I´m bringing the consumer back to my studio where I´m working on images with black charcoal.  It´s a very black fragrance, a black powder, the smudge on your fingers when you use the coal, the sound it makes when it hits the crisp white paper and the sketches are everywhere.

Q. Do you think Italy will influence your next works? How?
A. I think it has already; I was working on a scarf collection when I arrived in Italy in June. I stared with a blank page, a new beginning and these drawings are like nothing I have done before, to me they actually look quite Italian, but you will have to judge on your own when we release them at Pitti in September.

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