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sabato 21 settembre 2013

Capelli al vento. Come sarà l'hairstyle la prossima estate

Francesco Scognamiglio. Le foto delle sfilate sono a cura di Piero Cavallo
Teste molto naturali, fra nuovo bon ton e neo hippie. Ecco alcune anticipazioni delle sfilate di Milano sulle tendenze primavera/estate 2014. Hairstyle by L'Oréal Professionel.

Very natural heads between new bon ton and neo hippie. Here is a preview of the Milan fashion week Spring/Summer 2014. Hairstyle by L'Oréal Professionel.

Francesco Scognamiglio
Le acconciature di Franco Gobbi, naturali, creano un effetto home-made, dato per esempio dai capelli portati dietro le orecchie. Lo scopo è di alleggerire il look classico degli abiti conferendo un tocco rock.

Franco Gobbi's hairstyles are natural and create an home-made effect. The aim is to lighten the classic look of the clothes adding a touch of rock without overpowering the clothes.
Scognamiglio
BluGirl
James Pecis viene ispirato dalle dive anni '60 come Brigitte Bardot e Julie Christie. Per questo James lascia il capello sciolto, creando acconciature voluminose e mosse. 

James Pecis is inspired by the divas of the 60s such as Brigitte Bardot and Julie Christie. James leaves hair loose, creating voluminous hair styles. 
 
BluGirl
Krizia
Stefano Lorenzo @ Aldo Coppola Agency interpretano la donna bon ton in chiave contemporanea. Alle modelle sono lasciati i capelli sciolti, creando onde nella parte inferiore, un perfetto connubio fra la donna informale e la diva anni '40.

By Stephen Lawrence @ Aldo Coppola Agency models are left loose hair, creating waves in the bottom, a perfect marriage between the informal woman and the diva of the 40s.

Krizia
Paola Frani
Una femme fatale a metà fra Grace Kelly ed Eva Kant, fra bon ton e mistero. Prodotti by Redken.

A femme fatale between Grace Kelly and Eva Kant, bon ton and mystery. Products by Redken.

Paola Frani
Angelo Marani
Franco Curletto riprende lo stile hippie, i capelli sono lasciati liberi e leggeri, un riccio naturale e spettinato nella parte finale.

Franco Curletto chooses the hippie style, the hair is let loose and light, with a natural curl and disheveled at the end.
Angelo Marani


venerdì 13 settembre 2013

Ma dov'è finito Napoleone?


L'opera di Antonio Sacripante
Sembra avorio ma non lo è, sono unghie finte. Sembra arte giapponese dell'Ottocento e invece è stata realizzata da un italiano oggi. In più cela un mistero: dentro si nasconde, guarda un po', Napoleone!

It looks like ivory but it is not, are fake nails. It seems Japanese art of the nineteenth century and instead it was made by an Italian today. In addition a mystery's hiding inside... Napoleon!

La prima esposizione, The Cutting Age
Fino al 17 ottobre lo Studio 522, salone galleria di New York, ospiterà Off-Identikit, una mostra organizzata da Veronica Santi per rendere omaggio a Francesca Alinovi, brillante critica d'arte scomparsa trent'anni fa, sostenitrice della creatività italiana.

Until October 17th, Studio 522 Salon gallery in New York will host Off-identikit, an exhibition organized by Veronica Santi to pay tribute to Francesca Alinovi, a brilliant art critic disappeared thirty years ago, great supporter of Italian creativity.
Fra arte e nail art: Antonio Sacripante
Antonio Sacripante, pluripremiato nail artist di fama internazionale, sarà ospite della rassegna con la sua opera Looking for Napoleon, che ha già riscontrato grande successo negli Usa durante The Cutting Age, la prima edizione della mostra che celebra la cultura italiana negli States. 

Antonio Sacripante, award-winning and internationally renown nail artist, will be guest of the festival with his work Looking for Napoleon, which has already seen great success in the U.S. during The Cutting Age expo, the first edition of the exhibition that celebrates Italian culture in the States. 

Un primo piano dell'opera
L'opera di Sacripante è una miniatura. Alla base, 12 unghie finte decorate con fiori secchi, smalti, foglie d'oro a creare un paesaggio ai confini fra i dipinti giapponesi e le vedute italiane del Settecento. Il tutto inserito in un gioco di specchi dentro al quale si cela... Napoleone.

The work of Sacripante is a miniature. At the base, 12 fake nails decorated with dried flowers, enamel, gold leaf, to create a landscape on the border between old Japanese paintings and Italian views of the eighteenth century. The whole contained in a game of mirrors which hides... Napoleon.

venerdì 12 luglio 2013

Little black dress in mostra col make up Mac

Prabal Gurung
L'intramontabile tubino nero in mostra a Parigi. Abbinato alle proposte di make up firmate Mac, brand molto amato dai make up artist e parte del gruppo americano Estée Lauder. Fino al 22 settembre, al Mona Bismarck American center sarà possibile visitare l'esposizione Little black dress Scad museum of art a cura di André Leon Talley, membro del consiglio di amministrazione di Scad, in collaborazione con Mac Cosmetics.
Il look Mac per l'abito di Prabal Gurung
Cinquanta capi di designer internazionali sono stati esposti prima a Savannah (Georgia) allo Scad museum of art, poi sono stati portati a Parigi. Sotto la guida di Gordon Espinet, Senior vice president Makeup artistry Mac Cosmetics, sono stati disegnati make up look originali da abbinare ad una selezione di abiti in mostra.
Proenza Schouler
“Con questo capo nel guardaroba e la perfetta palette di make-up, una donna ha tutti gli strumenti per sentirsi al meglio in ogni occasione: dalla sala riunioni alla sala da ballo”, ha spiegato Espinet.
Il make up ideato da Mac per l'abito di Proenza Schouler
Espinet ha creato i look per stilisti quali Proenza Schouler, Altuzarra, Ohne Titel, Prabal Gurung e Sophie Theallet.
Altazzurra

Gli abiti presentati includono una selezione della collezione autunno/inverno 2011 Tom Ford, già indossati da Lady Gaga, una selezione della collezione autunno 2012 di Prabal Gurung, indossati da Sarah Jessica Parker, e uno Stella McCartney indossato da Rihanna.
Occhi in primo piano per il vestito di Altazzurra
Sono in mostra anche molti altri abiti iconici firmati Chanel, Carolina Herrera, Donna Karan, Diane von Furstenberg, L’Wren Scott, Tom Ford, Givenchy e Yves Saint Laurent.




martedì 5 marzo 2013

Cascate di brillanti anti-crisi...la ricetta di Coco Chanel

Collier in diamanti creato da Gabrielle Chanel nel 1932. Ph. Robert Bresson

La piccola Gabrielle Chanel ammirava le pietre del pavimento dell’orfanotrofio di Aubazine immaginando stelle, lune crescenti e astri. La grande Gabrielle, stilista francese famosa per aver sovvertito alcune rigide regole del vestiario femminile, decise, in piena recessione, di andare di nuovo controcorrente.

A tre anni dal terribile crack di Wall Street che aveva messo in ginocchio l’economia mondiale e l’equilibrio politico in Europa, nel 1932 mademoiselle diede vita al sogno di bambina e disegnò la prima collezione di alta gioielleria mettendo al centro i diamanti a raffigurare lo scintillante firmamento.

“Se ho scelto il diamante
è perché esso rappresenta, con la sua densità,
il valore più grande nel più piccolo dei volumi”.
Gabrielle Chanel

Collana in diamanti a frange, disegnata da Coco Chanel, che la stilista indossava come una tiara. Ph. Robert Bresson
Voilà, la collezione era pronta. Bijoux de Diamants venne presentata nei suoi appartamenti durante una serata sontuosa al 29 di Faubourg Saint-Honoré nel novembre 1932. Fotografo d’eccezione, il giovane Robert Bresson, divenuto poi uno dei migliori registi europei.

Il collier Comete, 823 diamanti, fa parte della nuova collezione, 1932. La pietra centrale pesa 15 carati
Ottant’anni dopo la nascita della prima collezione di alta gioielleria, Chanel Joaillerie ha voluto crearne una ad hoc, 1932, ottanta pezzi inediti per rendere omaggio alla fondatrice in un periodo storico ed economico molto simile a quello del 1932.

Nuit de Diamands, 12 carati di brillanti bianchi e oltre 453 carati di diamanti neri
Ispirandosi a questa collezione-costellazione di diamanti, Jacques Polge, creatore dei Profumi Chanel,  ha dato vita ad un’essenza, 1932 Chanel Paris, che si inserisce in una linea già esistente: Les  Exclusifs de Chanel


1932 Chanel, la nuova fragranza della collezione Les Exclusifs

Molto fresco come primo impatto, questo profumo inizia lentamente a rivelare la croccantezza della pera e un pompelmo piccante. Ma il cuore, che emerge con lentezza, è di gelsomino, elemento femminile e sensuale per natura. Tutto è misurato, anche se intenso. Così come voleva per la sua collezione di gioielli Coco Chanel.

1932 Chanel è in vendita nelle boutique moda e alla Rinascente di Milano. Due i formati: edt da 75 ml (130 euro) ed edt da 200 ml (250 euro).

mercoledì 20 febbraio 2013

Il genio di Lutens rende omaggio a Marlene Dietrich

L'attrice Marlene Dietrich, alla quale Serge Lutens si ispira


Serge Lutens è uno dei nasi più raffinati al mondo. Ma anche designer, stilista, regista e fotografo. Chi l’avrebbe detto, nel lontano 1942, che quel bambino, figlio di madre adultera, visto con sospetto in una Lille occupata dai nazisti, sarebbe diventato un grande artista?

Serge Lutens
Affascinato dalla Berlino degli anni Venti e Trenta, capitale di un’effervescente Repubblica di Weimar pre-hitleriana, oggi Lutens rende omaggio alla grande città con un volume fotografico e una nuova essenza. E accosta Berlino all’altro importante centro culturale e della moda, Parigi.

La cover del volume Berlin à Paris

Il libro, Berlin à Paris, edito in Italia da Electa (100 euro), è un viaggio di 176 pagine in un mondo immaginario popolato da personalità forti, di grande intensità espressiva, come l’attrice Marlene Dietrich. Ma anche da modelle per le quali Lutens inventa ogni volta oggetti, accessori, gioielli, scenari, acconciature e makeup. Scattate fra il 1967 e il 2008, le foto del libro portano in un mondo visionario, fatto di sogni e fantasie.


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