martedì 23 luglio 2013

E' morto il padre di Avène. Lascia un impero da 2 miliardi di euro

Pierre Fabre
E' morto sabato scorso, a 87 anni a Lavaur, dove abitava. Era il padre di Avène, forse il suo marchio più noto in Italia. In realtà uno dei tanti brand che Pierre Fabre, farmacista, fondatore nel 1961 dell'omonimo gruppo francese con sede a Castres, aveva creato: un impero da 1,98 miliardi di euro (fatturato del 2012) grazie ad un gruppo farmaceutico attivo in quattro settori: oncologia, dermatologia, neuropsichiatria, trattamento dei disturbi femminili. Il gruppo conta oggi 10mila collaboratori, i suoi prodotti sono distribuiti in oltre 130 Paesi.

Un imprenditore visionario. Pierre Fabre era noto per la sua visione a lungo termine dell'impresa. Infatti non aveva voluto quotarla, col rischio di renderla dipendente dalle richieste pressanti del mercato che ragiona in base ai risultati di ogni singolo trimestre. Per metterla al riparo da possibili smembramenti o speculazioni finanziarie, aveva conferito la sua quota azionaria alla Fondation Pierre Fabre, riconosciuta di pubblica utilità.

I dipendenti diventano soci. Tramite la holding Pierre Fabre Participations, il 65% dei Laboratoires Pierre Fabre è detenuto dalla fondazione. Grazie ad un programma di azionariato salariale istituito dal 2005, i collaboratori del gruppo ne sono azionisti per una quota del 7%. Una scelta di governance a garanzia dell’indipendenza e della continuità dell’impresa. Dei 10mila collaboratori, ben 1400 lavorano nel settore ricerca & sviluppo, dove viene reinvestito ogni anno il 20% del fatturato realizzato dalla divisione farmaceutica.

Nel settore dermatologico, sono noti in Italia i marchi Eau thermale Avène, A-Derma, Ducray, Galénic, Klorane, René Furterer...

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