Pierre Fabre |
E' morto sabato scorso, a 87 anni a
Lavaur, dove abitava. Era il padre di Avène, forse il suo marchio
più noto in Italia. In realtà uno dei tanti brand che Pierre
Fabre, farmacista, fondatore nel 1961 dell'omonimo gruppo
francese con sede a Castres, aveva creato: un impero da 1,98 miliardi
di euro (fatturato del 2012) grazie ad un gruppo farmaceutico attivo
in quattro settori: oncologia, dermatologia, neuropsichiatria,
trattamento dei disturbi femminili. Il gruppo conta oggi 10mila
collaboratori, i suoi prodotti sono distribuiti in oltre 130 Paesi.
Un imprenditore visionario.
Pierre Fabre era noto per la sua visione a lungo termine
dell'impresa. Infatti non aveva voluto quotarla, col rischio di
renderla dipendente dalle richieste pressanti del mercato che ragiona
in base ai risultati di ogni singolo trimestre. Per metterla al
riparo da possibili smembramenti o speculazioni finanziarie, aveva
conferito la sua quota azionaria alla Fondation Pierre Fabre,
riconosciuta di pubblica utilità.
I dipendenti diventano soci.
Tramite la holding Pierre Fabre Participations, il 65% dei
Laboratoires Pierre Fabre è detenuto dalla fondazione. Grazie ad un
programma di azionariato salariale istituito dal 2005, i
collaboratori del gruppo ne sono azionisti per una quota del 7%. Una
scelta di governance a garanzia dell’indipendenza e della
continuità dell’impresa. Dei 10mila collaboratori, ben 1400
lavorano nel settore ricerca & sviluppo, dove viene reinvestito
ogni anno il 20% del fatturato realizzato dalla divisione
farmaceutica.
Nel settore dermatologico, sono noti
in Italia i marchi Eau thermale Avène, A-Derma, Ducray, Galénic,
Klorane, René Furterer...